Rileggendo il racconto “ L’Angelo Caduto” giunto al capitolo “ La fine”, nel quale Lucifero, dopo aver
riaffermato il proprio rifiuto all’Amore di Dio e prima di sparire per sempre
sotto la spada dell’Arcangelo Michele, ode la voce di Giovanni che in chiusura
de “L’Apocalisse” pronuncia l’ultima visione.
“Allora vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da presso Dio, pronta come una sposa, abbigliata per il suo sposo.
< ecco il Tabernacolo di Dio tra gli uomini! Egli abiterà presso di loro; essi saranno il suo popolo e Dio stesso dimorerà con gli uomini. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non vi sarà più morte, né lutto, né grido, né pena esisterà più, perché il primo mondo è sparito.>”
Chiudevo quindi il racconto con questa frase:
“ E quando la voce tacque si accorse che anche lui stava sparendo per sempre.”
Rileggendo, come ho detto, il racconto ho sentito di proseguire così quell’ultima frase:
“ma quel che più conta, comprese, nell’ultimo istante, che l’Amore di Dio gli aveva risparmiato quello “Stagno di fuoco e zolfo” dove Giovanni aveva predetto che sarebbe stato tormentato nei secoli dei secoli.
Perché in quell’ultimo istante comprese che Dio aveva così ultimato la Creazione del “Primo mondo” e con quello spariva anche l’Angelo che lui era stato, quando fu scaraventato sulla terra”.
Ma ora, caro Angelo, mi e ti domando se con quell’ultima aggiunta ho inteso dire che la Creazione non si è ultimata “il sesto giorno”, bensì con la vittoria definitiva sul Male come ha predetto Giovanni.
E che con la scomparsa del “ primo mondo” sarebbe
scomparso pure l’Inferno con tutti i peccatori?
Ma questa scomparsa in
definitiva non si configurava quale annullamento delle pene alle quali erano
stati condannati?
Ma costoro erano esistiti oppure con la loro scomparsa
veniva cancellata anche la loro esistenza?
E allora perché Giovanni dichiara
che Dio “asciugherà ogni lacrima dai loro
occhi”?
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